DaD – Ottimizzare le risorse – DaD – Ottimizzare le risorse – 5 – Suggerimenti e consigli
Proviamo in questa lezione a riassumere i passi corretti per affrontare il problema delle videolezioni e dei limiti della banda internet, mettendo a punto un piano di intervento, costruito sulla base dei dati analizzati nelle lezioni precedenti.
Raccogliere informazioni sulla larghezza di banda
La prima azione da compiere è sicuramente quella di verificare lo stato della propria connessione a internet, misurandone le velocità di download e di upload, come illustrato nella Lezione 1 del corso. I dati raccolti saranno il punto di partenza per ogni successiva analisi e per ogni intervento da progettare.
Raccogliere informazioni sul traffico giornaliero
Dopo aver misurato la velocità della propria connessione, occorre anche misurare il traffico giornaliero a cui viene sottoposta. Per fare questo tipo di misurazioni esistono strumenti progettati appositamente. Spesso i firewall montati a protezione delle reti didattiche integrano degli strumenti di analisi del traffico; il consiglio è quindi di chiedere all’amministratore di rete se la scuola è già in grado di reperire questi dati tramite gli apparati già a disposizione.
Ottimizzare gli strumenti software di videoconferenza
Solo ottimizzando gli strumenti già in uso è possibile risparmiare parecchia banda di connessione. Consigliamo di fare riferimento alle Lezioni 2, 3, 4 per alcuni consigli utili su come ottimizzare Google Meet e Microsoft Teams.
Non disperdere energie!
Se riscontrate problemi nelle videolezioni, concentratevi sui motivi reali e non disperdete energie nel cercare di migliorare punti non essenziali e non strategici della vostra infrastruttura. La rete WIFI interna alla scuola, salvo casi conclamati di malfunzionamenti hardware, non è quasi mai la causa dei rallentamenti e dei blocchi delle videolezioni. I moderni Access Point sono in grado di reggere il traffico di diverse centinaia di dispositivi collegati e spesso soffrono anche loro (soprattutto loro!) il collo di bottiglia della limitazione di una banda di connettività non adeguata:
Rimodulare gli orari delle lezioni
Un grosso aiuto alla DaD e alle videolezioni può venire dalla rimodulazione degli orari delle lezioni. Distribuire le attività sincrone e le attività asincrone durante tutto l’arco delle lezioni giornaliere, evitando dunque che durante la stessa ora di lezione ci siano troppe videolezioni (attività sincrone) in contemporanea, può dare grande giovamento alle prestazioni della rete. Il consiglio è quindi di ripensare l’orario delle lezioni, indicando chiaramente quando si tratta di lezione sincrona e quando asincrona, cercando di mantenere, per ogni ora giornaliera, un mix di classi in sincrono e di classi in asincrono (es: se alle 9 del mattino ci sono 10 classi in sincrono e 15 in asincrono al posto di 25 classi in videolezione contemporanea, le prestazioni della linea ADSL non possono che migliorare).
Diversi studi sottolineano l’importanza di alternare contenuti sincroni e asincroni.
I contenuti sincroni sono quelli che si svolgono mentre si è connessi insieme, fra prof e studente. I contenuti asincroni sono quelli che lo studente può/deve svolgere da solo, nei tempi che decide lui, senza l’ausilio del docente.
Una buona prassi sperimentata dalle scuole è quella di programmare l’attività di didattica a distanza nel seguente modo:
- Fase di presentazione dell’argomento (sincrona)
In questa prima fase il docente indica il metodo di lavoro e spiega gli argomenti, interagendo in tempo reale con gli studenti - Fase di esercitazione/produzione (asincrona)
È la fase in cui lo studente lavora in totale autonomia, approfondendo l’argomento con il materiale didattico condiviso e secondo le tempistiche stabilite dal docente - Fase di valutazione (sincrona)
Ultima fase in cui si verificano le nozioni acquisite e si giunge ad una valutazione.
Come spiega ad esempio uno studio dell’International Baccalaureate Organization, l’agenzia che si occupa di somministrare l’omonimo esame standardizzato internazionale, “le scuole non dovrebbero affidarsi eccessivamente al solo insegnamento a distanza sincronico per poter mettere a segno un efficace sistema didattico a distanza. L’obiettivo non è quello di ricreare le tipiche situazioni di didattica faccia-a-faccia in aula, cosa impossibile da fare.”
“L’insegnamento a distanza o misto”, continua il documento dell’IB, “deve invece fornire opportunità per gli studenti a lavorare in modo più indipendente, imparando a espandere la loro capacità d’azione e d’interazione, approfittando del momento per far proprie conoscenze informatiche e di software che altrimenti non avrebbero mai incontrato. Se da un lato non è bene fare troppi esperimenti nelle situazioni d’emergenza, dall’altro è vero che qualità come creatività, innovazione e resilienza sono necessarie per far funzionare tutto per il meglio. Occorrono capacità di adattamento e rapidità nel pensare a soluzioni originali per far sì che il diritto all’istruzione sia garantito nel modo migliore.”
Ecco allora uno schema che può aiutare gli insegnanti ad alternare compiti sincroni e asincroni:
Attività | Sincrona | Asincrona |
Scrivere per blog e fare video blog | X | |
Scrittura collaborativa e sceneggiature | X | X |
Produzione di contenuti scritti o numerici (word processing, spreadsheet, ecc) | X | X |
Forum di discussione o chat basate su argomento specifico* | X | X |
E-portfolio | X | |
Giochi/videogiochi/ludografiche* | X | X |
Tutorato intelligente (tramite strumenti di insegnamento e valutazione online, spesso specifici a seconda della materia da insegnare) | X | |
Video chat in diretta* | X | |
Fare mappe didattiche (anche usando mappe interattive, ecc) | X | X |
Presentazioni multimediali | X | X |
Disegni e schizzi online | X | |
Controlli delle copiature/plagi (usando dei software appositi che provvedano anche un feedback non solo quantitativo) | X | |
Quiz e sondaggi * | X | |
Video chat e video-conferenze* | X | |
Video creazioni e condivisioni* | X | |
Camminate in gallerie virtuali (ci sono software e portali appositi per queste) | X | X |
Scenari di realtà virtuali (a volte servono software speciali) | X | X |
Creazione di contenuti Wiki | X |
Distribuire il traffico delle videolezioni
Se la connettività della scuola dimostra di non reggere il peso di troppe videolezioni attive contemporaneamente, si può pensare anche di distribuire il traffico su più linee. Possibili interventi in questo senso sono ad esempio:
- Attivare un secondo contratto di connettività, da affiancare a quello già attivo;
- Acquistare dei router WIFI (saponette) e delle schede SIM, per creare isole di dispositivi che si connettono a internet tramite la rete 4G;
- permettere ad alcuni docenti, magari a rotazione, di trasmettere le videolezioni da casa, gravando quindi sulla connessione ADSL privata del docente e liberando banda dalla connettività della scuola.
Conclusioni
Questi sono solo alcuni dei suggerimenti che è possibile mettere in pratica per affrontare il tema della Didattica a Distanza nel migliore dei modi possibili.
Molte altre soluzioni dipendono ovviamente dalle situazioni delle singole scuole e richiedono analisi e interventi mirati e circostanziati.
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